<< La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero. >> dal film: "Le ali della libertà"

mercoledì 24 agosto 2011

. . . LA MAGIA DELLE MIE MONTAGNE . . .


...LA LEGGENDA DEL ROSENGARTEN...










Re Laurino era il monarca di un popolo di nani che attraverso scavi nella roccia delle montagne, trovava cristalli, oro e argento. Oltre a queste ricchezze possedeva due armi magiche: una cintura che gli dava la forza pari a quella di 12 uomini e una cappa che lo rendeva invisibile.

Un giorno il Re decise di concedere la mano della sua bellissima figlia Similde, e per questo decise di invitare per una gita di maggio, tutti i nobili delle vicinanze. Tutti tranne Re Laurino, che decise comunque di partecipare come ospite invisibile. Quando sul campo del torneo cavalleresco vide, finalmente, la bellissima Similde, se ne innamorò all'istante. Istintivamente la caricò in groppa al suo cavallo e fuggì con lei.

Tutti i nobili invitati si lanciarono all'inseguimento del fuggiasco, schierandosi poi all'ingresso del Giardino delle Rose per bloccargli il passaggio. Re Laurino allora indossò la cintura, che gli dava la forza di dodici uomini e decise di combattere. Quando si rese conto che non poteva battere tutti quegli uomini e stava per soccombere, indossò la cappa che lo rendeva invisibile e si mise a saltellare da una parte all'altra del giardino, convinto di essere invisibile agli occhi altrui. Ma i cavalieri riuscirono ad individuarlo osservando il movimento delle rose sotto le quali Laurino cercava di nascondersi. Lo catturarono, tagliarono la cintura magica e lo fecero loro prigioniero.

Re Laurino, arrabbiato per ciò che gli stava accadendo, si girò verso il Catinaccio che lo aveva tradito e gli lanciò una maledizione: "né di giorno, né di notte alcun occhio umano potrà più ammirarti". Ma nell'enfasi della rabbia Re Laurino si dimenticò dell'alba e del tramonto e così, da allora, accade che il Catinaccio, sia al tramonto che all'alba (né di giorno né di notte), si colori esattamente come un giardino di ineguagliabile bellezza.


mercoledì 3 agosto 2011

. . . ADDIO . . .

...VOGLIO UNA VITA MALEDUCATA
DI QUELLE VITE FATTE FATTE COSI'
VOGLIO UNA VITA CHE SE NE FREGA
CHE SE NE FREGA DI TUTTO SI'
VOGLIO UNA VITA CHE NON E' MAI TARDI
DI QUELLE CHE NON DORMO MAI
VOGLIO UNA VITA DI QUELLE CHE NON SI SA MAI
E POI CI TROVEREMO COME STAR
A BERE DEL WHISKY AL ROXY BAR
O FORSE NON C'INCONTREREMO MAI
OGNUNO A RINCORRERE I SUOI GUAI
OGNUNO COL SUO VIAGGIO
OGNUNO DIVERSO
E OGNUNO IN FONDO PERSO
DENTRO I FATTI SUOI
VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA
VOGLIO UNA VITA COME QUELLE DEI FILM
VOGLIO UNA VITA ESAGERATA
VOGLIO UNA VITA COME STEVE MCQUEEN
VOGLIO UNA VITA CHE NON E' MAI TARDI
DI QUELLE CHE NON DORMI MAI
VOGLIO UNA VITA, LA VOGLIO PIENA DI GUAI
E POI CI TROVEREMO COME STAR
A BERE DEL WHISKY AL ROXY BAR
OPPURE NON C'INCONTREREMO MAI
OGNUNO A RINCORRERE I SUOI GUAI
OGNUNO COL SUO VIAGGIO
OGNUNO DIVERSO
E OGNUNO IN FONDO PERSO
DENTRO I FATTI SUOI
VOGLIO UNA VITA MALEDUCATA
DI QUELLE VITE FATTE FATTE COSI'
VOGLIO UNA VITA CHE SE NE FREGA
CHE SE NE FREGA DI TUTTO SI'
VOGLIO UNA VITA CHE NON E' MAI TARDI
DI QUELLE CHE NON DORMI MAI
VOGLIO UNA VITA
VEDRAI CHE VITA VEDRAI
E POI CI TROVEREMO COME STAR
A BERE DEL WHISKY AL ROXY BAR
OPPURE NON C'INCONTREREMO MAI
OGNUNO A RINCORRERE I SUOI GUAI
OGNUNO COL SUO VIAGGIO
OGNUNO DIVERSO
E OGNUNO IN FONDO PERSO
DENTRO I FATTI SUOI...


...te ne sei andato così, in sella alla tua moto.
Le note di questa canzone ci hanno accompagnate nel tuo ultimo saluto!
Hai lasciato per sempre la tua amata, la tua famiglia, i tuoi amici...oggi però eravamo tutti lì, nascondendo le lacrime dietro agli occhiali spessi e scuri, ma presenti, per ricordarti la persona speciale che eri, io non ho avuto il piacere di conoscerti bene, ma comunque sei entrato nella mia vita, nella vita della mia famiglia!
I tuoi amici ti ricordano sorridente come non mai, un ragazzo pieno di vita, tradito dalla sua stessa passione, e da queste montagne che ci circondano.
Oggi eri lì, avvolto dal calore di tutti noi, tanti sono stati i fiori, e in primis c'era il tuo casco, i tuoi stivali da motociclista, li stessi che hai indossato quella maledetta sera.
Il Don oggi ha detto una cosa vera...dobbiamo ricordarti da vivo, con il tuo sorriso, e anche se fa male, nonostante tutto tu continuerai a vivere dentro ad ognuno di noi!
CIAO ROBERTO!



...UNA SETTIMANA FA...
ero al mare...ero felice, festeggiavo il compleanno di un mio amico, mi arriva una chiamata, quella chiamata, una chiamata che non avrei mai voluto sentire, rispondere, ascoltare...dovrò aver urlato perchè per un momento i miei amici mi hanno guardato, senza fiatare, era come se ci fossimo congelati, e quella notizia è risuonata penetrante nella mia mente, proprio in questi minuti di una settimana fa, in sella alla tua Ducati, ci hai lasciati...Robbè...Robbè...Robbè...sento ancora le urla di tua madre, il cuore mi si ferma e le lacrime vogliono uscire a tutta forza dai miei occhi che non riescono a nascondere il dolore...però la sai una cosa?La vita è veramente troppo breve, ed è inutile sprecarla così, con rimpianti o sogni ancora da realizzare...bisogna avere coraggio, il coraggio di rischiare!
Grazie veramente di tutto...passerò a trovarti al più presto!
Ciao.....!

martedì 2 agosto 2011

. . . SOLO PER TE . . .

...Un fiume di parole che non sanno dove andare, ruffiane come un gatto che si
fa accarezzare, mi nuotano nella testa e poi mi scendono nella gola e
vogliono essere sentite da una persona sola, una persona sola che le
sappia capire, che sappia catturare tutto quello che hanno da dire, qualcuno
che le prenda per poterle conservare, qualcuno a cui poterle dedicare. Di
certo non importa quanto tempo é durato, ma é sembrato abbastanza, non
hai mai pensato a quante cose abbiamo fatto e a quanto si é parlato, e a
quante notti in bianco che abbiamo passato, notti di discorsi, notti di
stronzate, di sesso e di rimorsi, di litigate, al sapore di birra, nutella e
biscotti, di sudore, di letti bagnati e disfatti. Mi piacevi, sai, quando ridevi, mi
piaceva anche il modo in cui fottevi e godevi, ma adesso é tutto lontano,
finito diciamo, ho avuto un paio di storie da quando non ci sentiamo, sono
ritornato alle mie vecchie convinzioni, e le donne le uso solo come
svuotacoglioni, girando, parecchio arrapante, con un DJ per amico e un
microfono per amante. Ma ricordo quella volta quando il meglio abbiamo
dato, alla fino ero distrutto e ti ho cercato, é stato automatico, non lo capisco
ancora, non avevo più pensato a te prima di allora, ed é stata quella notte
che ho pensato a questo testo, non capivo il motivo, ma sentivo che farlo era
giusto perchè ti sono grato di ciò che hai insegnato e di ciò che hai
imparato, l’ho creato, e forse non é un granché, ma é fottutamente vero ed é
solo per te....solo per te. ...solo per te. Solo per te, credimi é un fatto strano,
dedichiamo, limitiamo questo brano stai attenta, non fraintendere il mio
intento: non sto piangendo, sto solo riflettendo. Uso questo ritmo lento come
accompagnamento al mio commento, a differenza di quei senza palle che in
un componimento piangono perchè han perso la donna, o ciò che chiamano
amore. Che cos’é questo amore se non uno scambio di interessi, che pone
le fondamenta su una serie di compromessi, già, e tu lo sai bene che questa
non é una di quelle cantilene tanto care alla nostra tradizione di italiana
sfigata canzone, fatta di smielate spremute di cuore, che quelli come noi
fanno solo vomitare. Quelli che hanno preso troppi calci in culo, quel tipo di
calci che ti rende il cuore duro, e ti insegna a prendere senza dare, a
offendere e ad usare, e poi a picchiare, ed ecco la differenza che ho notato:
con te ho preso, ma ho anche dato, e così solo per te sto parlando adesso,
solo per te rimo questo pezzo. ...solo per te ...solo per te. Le cose importanti
sono difficili da dire, le parole le rendono stupide e piccole, e poi non sono
bravo a descrivere cio che sento, specialmente su questo argomento, mi
conosco e so che mi sarei dimenticato di quello che c’é stato il segno ho
lasciato una cosa che di fare non mi sarei mai sognato e di cui tempo fa mi
sarei vergognato, ma non capita tutti i giorni d’incontrare una tipa che ti
ascolta prima di parlare, che ama quello che ami, che odia quello che odi,
che non passa la vita davanti allo specchio, che non te la fai in un momento,
che non gli frega del tuo aspetto ma che ti guarda dentro e che ha una faccia
da gatta quando ti guarda, ma se s’incazza sa essere crudele e bastarda,
che in tutto quello che fa é stilosa e originale, che se stai con lei ti fa sentire
un po' speciale, che quando si da lo fa con calore, che non scopa mai ma fa
solo l’amore, così ecco il mio segno, il mio ricordo ritmato, sputato, su
questo giro di basso, e qui lo lascio per ogni volta che lo vorrai sentire ed é
solo per te e per chi lo sa capire!...